Tokyo 2020 – Atletica: Gaia Sabbatini fa il personale, ma manca l’accesso alla finale dei 1500 metri. Respinto il ricorso.

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Niente finale dei 1500 metri alle Olimpiadi di Tokyo 2020 per Gaia Sabbatini. L’azzurra era stata eliminata in semifinale, ma la Fidal aveva presentato ricorso per danneggiamento subito dall’azzurra a causa della caduta di altre due atlete. Purtroppo la Giuria d’appello ha respinto il ricorso, lasciando invariata la classifica. Volgono dunque al termine i Giochi Olimpici per l’atleta italiana, che potrà consolarsi con il primato personale ed il secondo tempo italiano di sempre (4:02.45).

Segnali di vitalità verso il futuro e lo spirito giusto. Gaia Sabbatini ci ha provato, dando tutto quello che aveva, ma dovendo fare i conti con un motore attuale non in grado di spingerla alla qualificazione per la finale de 1500 metri donne delle Olimpiadi di Tokyo.

La classe ’99 nativa di Teramo sapeva che sarebbe servito scendere al di sotto dei 4′ per poter essere nella top-5 della heat-1, qualificante per l’atto conclusivo. Per questo non c’è stato spazio per i calcoli e i passaggi lo testimoniano: 1’03″3 ai 400 metri; 2’10″0 agli 800 metri; 3’12″6 ai 1200 metri.

La chiusura è stata in ottava posizione a 4’02″25 e un personale abbattuto di 2″ (4’04″23) rispetto a quanto fatto nel corso delle batterie. Per Gaia, quindi, non è stato possibile rientrare nel novero delle prime cinque e neanche essere tra le due atlete ai ripescaggi, visto il suo posizionamento al termine della semifinale 1. Tuttavia, la lettura della sua prova merita un segno “+”.

Guardando al computo complessivo dei penultimi atti, l’overall ha sorriso alla keniana Faith Kipyegon (3’56″80) a precedere l’etiope Freweyni Gebreezibeher (3’57″54) e la canadese Gabriela Debues-Stafford (3’58″28), autrice del proprio season-best. Ultimo tempo d’accesso per la finale il 4’01″69 della spagnola Marta Perez, con Sabbatini dunque 14ma con il crono citato.

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