Kaddari-Hooper: Soddisfazioni italiane nei 200 metri femminili alle Olimpiadi di Tokyo. Con una bella prova da 23″26 nella quinta batteria, Dalia Kaddari si qualifica per le semifinali per accesso diretto, da terza classificata. Per quel che riguarda invece Gloria Hooper, invece, il 23″16 da quarta della prima batteria la tiene in bilico fino all’ultimo, portandola avanti con il terzo tempo di ripescaggio.

Batteria di livello per Kaddari, che riesce a tenere bene prima della curva e, dopo la stessa, approfitta di un eccesso di sicurezza della giamaicana Shericka Jackson per passarla proprio sulla linea del traguardo e, a conti fatti, eliminarla punendo la valutazione da lei sbagliata. Risultato: quattro millesimi mettono l’una dentro e l’altra fuori, mentre davanti vince la bahamense Anthonique Strachan.
Per quanto riguarda invece Hooper, a metterla in difficoltà è soprattutto la grande velocità della batteria d’apertura del programma. Le prime tre sono rimaste racchiuse in 17 centesimi a partire dal 22″30 dell’ivoriana Marie-Josee Ta Lou. Da sottolineare, peraltro, come il 23″16 della veneta sia il suo miglior risultato stagionale.

Il prossimo appuntamento sarà tra qualche ora, a partire dalle 12:25 italiane per tentare l’approdo all’ultimo atto. Intanto, però, una soddisfazione in chiave italiana è arrivata, perché non era esattamente scontato portare le due azzurre al penultimo atto. A volte, del resto, basta letteralmente un centimetro che fa la differenza.
Sabbatini-Del Buono: Gaia Sabbatini si qualifica per le semifinali dei 1500 metri femminili alle Olimpiadi di Tokyo, stampando il tempo di 4’05″41 nella seconda batteria, dove conclude al quarto posto. Fuori invece Federica Del Buono, mai in gara nella prima. L’appuntamento è per il 4 agosto alle 12:00 italiane in relazione alla ventiduenne teramana.
Nella prima batteria Del Buono non riesce mai a incidere nella zona di testa, trovandosi sempre nelle retrovie e terminandoo undicesima con il tempo di 4’07″70, insufficiente anche per entrare nel ripescaggio. Si colloca al primo posto, dopo aver sempre controllato, la canadese Gabriela Debues-Stafford in 4’03″70, con la britannica Laura Muir e la kenyana Winny Chebet a seguirla immediatamente e la finlandese Sara Kuivisto a firmare, con 4’04″10, il record nazionale. Dentro la finale anche l’etiope Freweyni Gebreezibeher e la ceca Kristina Maki.

La seconda batteria, invece, vede una ben più convincente Sabbatini, che dopo la metà gara si porta nella zona di testa per non mollarla più, mentre dietro ci sono problemi, ostruzioni e una caduta, che però non impedisce all’olandese Sifan Hassan di vincere in 4’05″17 davanti all’australiana Jessica Hull, all’americana Elinor Purrier St. Pierre e a Sabbatini, che ferma il cronometro sul 4’05″41 gestendo, una volta visto che bastava rimanere lì per avanzare. Passano anche l’etiope Lemlem Hailu e la ceca Diana Mezulianikova.

L’ultima batteria, di gran lunga la più veloce, vede il passaggio del turno in 4’01″40 della keniana Faith Kipyegon davanti all’ugandese Winnie Naynondo, all’australiana Linden Hall, alla giapponese Nozomi Tanaka, all’americana Heather MacLean e alla britannica Katie Snowden. I ripescaggi favoriscono la canadese Lucia Stafford, la spagnola Marta Perez, la polacca Martyna Galant, l’americana Cory Ann McGee, la belga Elise Vanderelst e la tedesca Caterina Granz.
Randazzo: Nel salto in lungo maschile è in gara anche il nostro Filippo Randazzo: l’azzurro salta 7.99 al secondo tentativo, ma poi è piuttosto falloso e chiude all’ottavo posto. Gara dai contenuti tecnici modesti, che riserva le emozioni più grandi nel finale. I due cubani Juan Miguel Echevarria (8.41) e Maykel Masso (8.21) piazzano subito la misura, prima di farsi male entrambi. La doppietta sembra comunque in ghiaccio, prima che Miltiadis Tentoglou voli a sua volta a 8.41 all’ultimo tentativo. Parità con Echevarria, ma il greco è davanti avendo una seconda misura migliore. Il cubano torna a saltare, ma il fisico non regge: è argento.



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