Tokyo 2020 – Atletica: Osakue pazzesco record italiano e finale! Bogliolo, Pedroso e Olivieri in semifinale

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La seconda giornata di gare di atletica leggera alle Olimpiadi di Tokyo 2021 si apre con una mattinata subito soddisfacente per l’Italia: Daisy Osakue ha firmato un imperiale record italiano nel lancio del disco e si è qualificata per la finale. Avanzano in semifinale le ostacoliste Luminosa Bogliolo (100), Yadis Pedroso e Linda Olivieri (400). 

400 OSTACOLI FEMMINILI: L’Italia sorride, due azzurre passano il turno e torneranno in pista lunedì 2 agosto (ore 13.35). Linda Olivieri si è resa protagonista di un eccellente rettilineo finale dopo aver dosato brillantemente le energie per i primi 300 metri in corsia 8. L’azzurra supera con grande brillantezza la finlandese Viivi Lehikonen, la canadese Moelle Montcalm, la britannica Meghan Beesley e conquista un ottimo quarto posto col tempo di 55.67. La 23enne piemontese è riuscita a eguagliare il proprio primato personale (siglato quest’anno a Rovereto) e a strappare direttamente la qualificazione alle semifinali. A vincere la sua batteria è stata l’ucraina Anna Ryzhykova, grande favorita capace di timbrare un agevole 54.56 per avere la meglio sulla giamaicana Janieve Russell (54.81) e sulla belga Paulien Couckuyt (54.90).

Yadisleidy Pedroso manca un po’ di fluidità nella sua azione e nel finale non riesce a precedere la canadese Sage Watson per appena tre centesimi. La primatista nazionale si deve così accontentare del quinto posto col crono di 55.57, dovendo ricorrere a uno dei quattro tempi di ripescaggio per superare il turno. La 33enne italo-cubana avrà bisogno di alzare l’asticella se vorrà togliersi delle soddisfazioni importanti al prossimo turno. A imporsi nella sua batteria è stata l’ucraina Viktoriya Tkachuk (54.80) davanti alla colombiana Melissa Gonzalez (55.32) e alla statunitense Anna Cockrell (55.37).

Sottotono, invece, Eleonora Marchiando. La campionessa nazionale non è praticamente mai protagonista nella sua serie e disputa una batteria un po’ troppo anonima rispetto alle aspettative. La 23enne valdostana non va oltre il sesto posto con il crono di 56.82, a 1.29 secondi dal quarto posto della canadese Leah Nugent, dimostrazione di una prova non ai massimi livelli e ben al di sopra del proprio stagionale (55.16 a Rovereto, suo personale). A conquistare la batteria della nostra portacolori è stata la statunitense Sydney McLaughlin in 54.65, alle sue spalle si sono accomodate la panamense Gianna Woodruff (55.49) e la danese Sara Slott Petersen (55.52).

SALTO CON L’ASTA: Claudio Michel Stecchi termina mestamente la sua avventura alle Olimpiadi di Tokyo 2021, concludendo senza misura le qualificazioni del salto con l’asta. L’azzurro si era operato al ginocchio sinistro nel mese di febbraio e prima della partenza per il Giappone era riuscito a disputare soltanto una gara, fermandosi a 5.40 metri. Il toscano non poteva essere ai livelli di forma dello scorso 8 settembre 2020, quando divenne il secondo italiano di sempre superando 5.82 metri. Nel Sol Levante l’abbordabile quota di 5.30 si è rivelata insormontabile, i tre nulli in cui è incappato sono stati molto netti e così il 29enne ha chiuso anzitempo la sua avventura a cinque cerchi senza piazzare nemmeno un salto valido.

La fortuna non ha sicuramente sorriso al nostro portacolori, purtroppo un infortunio gli ha tagliato le gambe nel momento migliore della carriera, quando sembrava in grado di poter ritoccare lo storico record italiano del suo allenatore Giuseppe Gibilisco (5.90 a Parigi 2003, nella notte dell’ultimo titolo mondiale conquistato da un italiano nell’atletica leggera in generale). Claudio Stecchi dovrà ripartire da questa esperienza ai Giochi e rimettersi in carreggiata per provare a essere protagonista alle Olimpiadi di Parigi 2024, ormai distanti soltanto tre anni.

Tutto facile per il grande favorito della vigilia, ovvero lo svedese Armand Duplantis. Il primatista mondiale commette un errore a 5.30, poi non ha problemi e giunge a 5.75 al pari di altri dieci atleti: il tedesco Bo Kanda Lita Baehre, gli statunitensi Christopher Nilsen e Kc Lightfoot, l’australiano Kurtis Marschall, il francese Renaud Lavillenie, l’olandese Menno Vloon, il brasiliano Thiago Brz, il greco Emmanouil Karalis, il filippino Ernest John Obiena, il polacco Piotr Lisek. Finale a 14 perché il britannico Harry Coppell, il turco Ersu Sasma, il tedesco Oleg Zernikel hanno toccato 5.65 con lo stesso numero di errori.

100 OSTACOLI FEMMINILI: Luminosa Bogliolo fa il suo con grande facilità, esce bene dai blocchi di partenza (0.153 il tempo di reazione) e interpreta una buona gara, riuscendo a chiudere in 12.93. La ligue si qualifica con facilità alle semifinali dei 100 metri ostacoli alle Olimpiadi di Tokyo 2021. Sono tempi che l’azzurra ha nelle corde e che ormai firma con continuità, anche se per sperare in qualcosa in più bisognerà provare a firmare il record italiano, obiettivo attorno al quale si aggira da ormai un paio di stagione. La 26enne chiude in terza posizione e strappa direttamente la qualificazione alle semifinali (passavano le prime quattro), venendo preceduta soltanto dalla quotatissima statunitense Kendra Harrison (12.74) e dall’australiana Liz Clay (12.87).

Elisa Maria Di Lazzaro si deve invece accontentare del quinto posto nella sua batteria col tempo di 13.08, a quattro centesimi dalla quarta piazza occupata dalla bahamense Pedrya Seymour. L’azzurra resta quindi fuori dalle semifinali, non agguantando uno dei quattro tempi di ripescaggio (servivano otto centesimi in meno) anche a causa del forte vento contrario (-1,2 m/s). Nella sua serie la migliore è stata la forte giamaicana Britany Anderson (12.67) davanti alla statunitense Christina Clemons (12.91) e all’ungherese Luca Kozak (12.97).

La più veloce in assoluto è stata la portoricana Jasmine Camacho-Quinn (12.41) che nella sua batteria ha regolato la giamaicana Megan Tapper (12.53) e la belga Anne Zagre (12.83). Bene anche la nigeriana Tobi Amusan, che si impone in 12.72 nella terza batteria sulla giamaicana Yanique Thompson (12.74) e sulla polacca Pia Skrzyszowska (12.75). La costaricana Andrea Carolina ribadisce la propria caratura con uno stupendo personale di 12.71, battendo per un centesimo l’olandese Nadine Visser e di 0.12 la statunitense Gabriele Cunningham.

LANCIO DEL DISCO: Imperiale sbracciata di Daisy Osakue, che tira fuori la migliore cannonata della carriera nel momento più importante. L’azzurra si presenta in pedana con estrema aggressività nelle qualifiche delle Olimpiadi di Tokyo 2021 e scaraventa il disco ad addirittura 63.66 metri! Un lancio stratosferico per la nostra portacolori, che al secondo tentativo tira fuori il classico coniglio dal cilindro ed eguaglia lo storico record italiano che appartiene ad Agnese Maffeis dal 12 giugno 1996. La piemontese si è semplicemente superata, con un perfetto gesto tecnico ha migliorato di quasi due metri il proprio personale (61.69 a Napoli nel 2019) e si è naturalmente qualificata per la finale.

La 25enne si è spinta ad appena 34 centimetri dalla norma di qualifica, quei 64 metri che servivano per staccare direttamente il biglietto per l’atto conclusivo e che oggi sono stati valicati soltanto dalla statunitense Valarie Allman (66.42 alla prima prova) e dall’indiana l’indiana Kamalpreet Kaur (63.97 alla terza). Daisy Osakue, che in carriera vanta come miglior risultato il quinto posto agli Europei 2018, si presenterà in finale con addirittura la quinta misura di accesso! Meglio di lei hanno fatto soltanto le già citate Allman e Kaur, la croata Sandra Perkovic (63.75), la tedesca Kristin Pudenz (63.73). A questo punto nulla sembra essere precluso alla nostra portacolori, che martedì 2 agosto (ore 13.00) proverà a essere grande protagonista nella battaglia tra le migliori dodici atlete e a inseguire un risultato di lusso.

Si sono qualificate per la finale anche la tedesca Marike Steinacker (63.22), la quotata cubana Yaime Perez (63.18), la portoghese Liliana Ca (62.85), la cinese Yang Chen (62.72), la tedesca Claudine Vita (62.46), la giamaicana Shadae Lawrence (62.27), la brasiliana Izabela da Silva (61.52). Sono eliminate, tra le altre, l’olandese Jordine van Klinken (61.15 per la detentrice della miglior prestazione mondiale stagionale, 70.22 lo scorso 22 maggio), la francese Melina Robert-Michon (60.88) e la cubana Denia Caballero (57.96).

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