IL VATE DELLO SPORT

Correva il giorno 5 agosto 2012, alla “Royal Artillerry Barracks” di Londra andava in scena la finale di Trap femminile della trentesima edizione dei Giochi Olimpici; ai tempi, dopo quella finale vinta, anzi, dominata dalla nostra attuale portabandiera Jessica Rossi, nessuno poteva immaginare che quello era soltanto l’ inizio di una delle rincorse più affascinanti del mondo dello sport; solo lei lo sapeva: Alessandra Perilli, la prima Sammarinese a conquistare una medaglia ai Giochi Olimpici. Quella finale di Londra Alessandra la chiuse in quarta posizione, a causa di uno sfortunato spareggio contro le dirette avversarie.

Nove anni dopo però, in terra giapponese, la tiratrice di San Marino ha messo in pratica la propria rivincita, conquistando la medaglia di bronzo, nonchè prima medaglia olimpica della storia dello stato del Titano ai Giochi di Tokyo 2020!

Nella gara vinta dalla Slovacca Rehàk-Stefecekova, la 33enne sammarinese ha fatto capire a tutti quanti le proprie velleità di medaglia fin dalle qualificazioni, dove ha chiuso al secondoposto con un totale di 122 piattelli colpiti. La finale è stata un’ emozione unica fin dai primi turni, nella terza serie Perilli è stata in grado di eliminare l’ Australiana Laetisha Scanlan per il miglior punteggio nel turno di qualificazione. Nel turno successivo Alessandra è stata eliminata dalla campionessa olimpica e dall’ Americana Kayle Browning, ma non importa, perchè questo bronzo vale più di qualsiasi altro oro, perchè questa è la prima medaglia della sua nazione alle olimpiadi! Tutto il mondo è orgoglioso di te Alessandra, sei nella leggenda!

UN’ ATLETA DESTINATA A SORPRENDERCI NUOVAMENTE.

“Prima di arrenderti cerca di ricordarti perchè hai lottato per così tanto tempo”, questo si sarà ripetuta Alessandra Perilli dopo quella fatidica gara di Londra 2012, perchè lei è una lottatrice nata che non si arrende mai. Oggi, alla veneranda età di 33 anni, ha finalmente realizzato il suo sogno, e tutti noi siamo convinti che riuscirà a sorprenderci ancora.