
La notte italiana ha visto Federico Burdisso conquistare il bronzo nei 200 metri delfino. Tanta commozione per Federica Pellegrini al termine della finale dei 200 metri stile e poi i quinti posti di Simona Quadarella e della 4×200 maschile. Miressi si candida per una medaglia nella finale dei 100 metri stile libero mancata da Ceccon. Nel primo pomeriggio nuove semifinali conquistate dagli italiani con Razzetti e Fangio. Non passano le batterie invece Restivo, Carraro e la 4×200 femminile
200 metri dorso uomini: Restivo non passa
Il primo italiano a scendere in vasca nel pomeriggio è Matteo Restivo nei 200 metri dorso. L’azzurro nuota ad un buon ritmo nei primi 150 metri, ma cala nell’ultima vasca chiudendo quinto in batteria e col ventesimo posto in generale a soli 4 posti dunque dalla semifinale.
200 metri rana donne: Fangio c’è, Carraro non passa e Schoenmaker record olimpico
Sorriso a metà nei 200 metri rana Francesca Fangio e Martina Carraro. La Fangio chiude sesta in una batteria molto veloce in cui passano addirittura in sette e trova il tredicesimo tempo generale, ma con un 2:23.89 da abbassare per provare a centrare un piazzamento in finale. Male invece la Carraro che chiude ultima in batteria e ventunesima in generale. A prendersi la scena è la sudafricana Tatjana Schoenmaker che, dopo l’argento nei 100 metri rana, nei 200 fa subito segnare il nuovo record olimpico fermando il cronometro a 2:19.16 con 3 secondi di vantaggio sul secondo posto occupato dall’americana Lilly King.
200 metri misti uomini: Razzetti va avanti e vuole la finale
Alberto Razzetti nei 200 metri misti è il miglior italiano di giornata nelle batterie. Il classe 1999 chiude infatti terzo in batteria e conquista la semifinale con l’ottavo tempo. La finale dovrà però sudarsela e non poco dato che dal terzo al tredicesimo posto sono tutti chiusi in meno di 5 decimi e servirà una prestazione perfetta per rientrare tra i migliori 8
4×200 stile donne: azzurre fuori e squalificate
La staffetta 4×200 femminile non riesce a centrare la finale al termine di una batteria in cui fatica molto fin da subito con Stefania Pirozzi che al termine della prima frazione subisce un pesante distacco dal gruppo di testa con Anna Chiara Mascolo e Giulia Vetrano che provano a rimanere al gruppetto di inseguitrici con Brasile e Nuova Zelanda che poi nel finale sorpassa Federica Pellegrini alla quale però non riesce la rimonta per la qualificazione. Un passaggio in finale che non sarebbe comunque arrivato per via della squalifica subita al momento del cambio tra Mascolo e Vetrano.

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