Tokyo 2020 Calcio Femminile terza giornata: Terminati i gironi e decisi i quarti di finale! Continua la marcia trionfale svedese, qualificazione in calcio d’angolo per il Giappone e goleada Olandese sulla Cina

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Con le sei partite di oggi si è chiusa la fase a giorni del torneo di calcio femminile a Tokyo 2020 e i verdetti delle otto squadre che passano ai quarti sono stati emessi, la Svezia completa con tre vittorie il proprio girone, il Brasile vince di misura sulla Zambia che assieme alla Cina esce a testa alta dal torneo. Pareggio per Stati Uniti-Austria e Canada-Gran Bretagna.

SVEZIA TRE SU TRE, PERCORSO NETTO

La Svezia già qualificata ai quarti trafigge anche la Nuova Zelanda per 2-0 e Venerdì 30 Luglio andrà ad affrontare il Giappone. La sfida con le “All Blacks” è stato fin da subito sotto controllo da parte delle Svedesi, che già al quarto d’ora di gioco trovano il vantaggio su calcio d’angolo col colpo di testa di Anvegard. La pressione offensiva però non accenna a diminuire nonostante il vantaggio e al 28’ Janogy raddoppia toccando la sfera quanto basta di testa per depositare il rete il secondo gol. La Nuova Zelanda prova in tutti i modi a sfuggire al pressing svedese ed affacciarsi alla porta di Falk ma l’unico spiraglio di rimonta è rappresentato da Nayler, che impedisce con ottime parate che i gol di scarto aumentino, come la parata al 54’ su Schough che stava per andare a rete con una gran botta da fuori area. La partita termina qui con un’altra ottima prestazione della Svezia che agli ottavi si presenta come squadra da temere e fortemente candidata all’oro, la Nuova Zelanda invece saluta la competizione senza aver portato a casa nemmeno un punto e giocando la propria partita migliore con i “cugini” della Australia durante il primo turno, perdendo col risultato di 2-1.

La festa svedese dopo il primo gol
Pic by Discovery+ Official App

  STATI UNITI E AUSTRALIA SI “ACCORDANO” PER IL PAREGGIO

Sia gli Stati Uniti che l’Australia si sono qualificati ai quarti ma le americane sono passate per seconde in virtù della miglior differenza reti e affronteranno l’Olanda, mentre le Australiane passate come una delle due migliori terze si batteranno contro la Gran Bretagna.  Partita molto sterile di occasioni con entrambe le squadre che non hanno spinto molto in attacco consce che il pareggio sarebbe stato comodo per entrambe in virtù della qualificazione. Al 7’ minuto c’è l’unica vera occasione USA, Alex Morgan dopo un’ottima azione di contropiede nata dal recupero di una rimessa in area della Australia tira centrale permettendo a Micah di bloccare in due tempi la palla. Per l’Australia si registra un palo di Fouler che col proprio colpo di testa “bacia” la traversa della porta di Naeher. Per le ragazze di Andonovski la qualificazione era l’obiettivo minimo ma certamente il rendimento delle campionesse del mondo poteva essere migliore. L’Australia invece continua la sua avventura olimpica dopo aver ben figurato nei gironi e aver dato battaglia alla Svezia, e si prepara a giocarsi le proprie carte contro la Gran Bretagna per sognare una medaglia.

TANAKA SALVA IL GIAPPONE E LA QUALIFICAZIONE ALL’ULTIMO RESPIRO

Il Giappone nella partita contro il Cile grazie al gol di Tanaka riescono a prendersi con tanta sofferenza la vittoria che permette loro di qualificarsi ai quarti e giocare cosi un’altro atto della propria olimpiade. Come detto la partita non è stata facile per la squadra di Asako Takakura che però già al 16’ con Sugita ha l’occasione di segnare, ma il tiro finisce sulla gamba di Endler e viene respinto. Al 67’ il Cile per un attimo assapora la vittoria e la qualificazione ma viene beffato dalla linea della porta. Aedo si alza il pallone in area e con una splendida rovesciata riesce a smarcarsi e a gettare il pallone alle proprie spalle dove Lara si avventa di testa, la palla colpisce la traversa interna ma nel cadere non attraversa completamente la linea di porta e Yamashita la raccoglie prima che possa attraversare completamente la linea e convalidare la Goal line Tecnology. Al 76’ arriva la stoccata vincente di Tanaka che fa passare la palla tra il braccio e la gamba di Endler e porta cosi a casa la qualificazione. Per la nazione ospitante lo scontro ai quarti è quello contro la nazionale apparsa più in forma durante questi gironi e l’unica  a punteggio pieno ovvero la Svezia; ma si sa che il Giappone è la patria dell’orgoglio e del combattere fino alla fine e certamente non si arrederanno alla forza delle avversarie.

Il momento in cui la palla sta per attraversare completamente la linea di porta giapponese
Pic by Discovery+ Official App

PAREGGIO “SCIVOLOSO” PER IL CANADA

La sfida per la vetta del girone E si conclude con un “magro” pareggio che lascia insoddisfatto il Canada che non riuscendo nel sorpasso sulle britanniche passa da secondo e affronterà nei quarti il Brasile, invece la nazionale della “Union Jack” affronterà l’Australia.  Il Canada approccia subito la sfida con grande aggressività e al secondo minuto di gioco ha già un ottima occasione approfittando di un pasticcio difensivo della Gran Bretagna anche se poi la conclusione finisce al lato della porta di Roebuck. Questo spavento difensivo è l’unica vera emozione concreta del primo tempo sicuramente molto condizionato dalla forte pioggia che si è abbattuta sul Ibaraki Kashima Stadium. Al 54’ su contropiede arriva finalmente il vantaggio del Canada con la botta all’incrocio di Leon e il gol di svantaggio fa svegliare la Gran Bretagna che al 67’ con Weir da posizione defilata prende prima la traversa interna e poi l’angolo basso del palo della porta Canadese e sfiora il gol del pareggio. Parità che arriva al 83’ con la botta da fuori area proprio di Weir che si insacca alla spalle di Labbe, complice anche una deviazione involontaria di Prince. La partita termina sul 1-1 e il Canada lascia il campo con la consapevolezza che avrebbe meritato di più e di doversi preparare al meglio per “accogliere” il Brasile nella sfida dei quarti. Mentre per la Gran Bretagna il pareggio inaspettato consente di tenere il primato nel girone ed evitare il pericolassimo Brasile per affrontare una certamente più agevole Australia.

OTTO “TULIPANI” PER L’OLANDA

L’Olanda anche nell’ultima sfida contro la Cina si dimostra come una micidiale macchina da gol e segna per ben otto volte nella porta di Peng, già al 12’ Van de Sanden riesce a scavalcare l’uscita a valanga del portiere cinese e battere a rete, la Cina però vende cara la pelle e al 28’ capitan Wang Shanshan rimette la partita sul pari, al 37’ c’è la risposta della Olanda per il 2-0 con Beerensteyn e in pieno recupero del primo tempo arriva il 3-1 ancora con Beerensteyn. Nel secondo tempo la supremazia olandese prende il sopravento sulla partita, al 47’ c’è il quarto gol con Martens e al 65’ segna Miedema. Al 69’ la Cina riesce a segnare il secondo gol con Wang Yanwen prima di doversi arrendere alla furia “Orange” e vedersi segnare altri 3 gol rispettivamente da Martens al 70’, Pelova al 72’ e Miedema al 76’. La partita si chiude con un rotondo 8-2 e l’Olanda passa ai quarti agevolmente e si prepara ad affrontare con grande consapevolezza offensiva le campionesse degli Stati Uniti. La Cina invece lascia la competizione conscia che avrebbe potuto dimostrare di più in queste olimpiadi e magari qualificarsi come migliore terza.

BRASILE DI MISURA SULLA ZAMBIA

Il Brasile scende in campo con molta grinta e prende in mano il controllo della partita e grazie al gol di Andressa su punizione al 19’ passa in vantaggio, la Zambia a causa di questo fallo perde il portiere Nali che nella uscita a valanga su Ludmila si infortuna ed esce in barella e il difensore Mweemba che viene espulsa dopo una revisione al VAR. Per i primi soccorsi al portiere dello Zambia si è perso molto tempo, motivo per cui sono stati assegnati ben 14 minuti di recupero alla fine del primo tempo. La nazionale africana non ha tante occasioni di recupero e l’unica degna di nota è la punizione di Chanda al 64’ che finisce poco lontano dall’incrocio dei pali. Il Brasile infatti non forza e si limita a gestire il vantaggio e a portare a casa la vittoria senza correre rischi e bruciare inutili energie che torneranno utili nei quarti. Lo Zambia nonostante tutto esce a testa alta da questo torneo olimpico.

OTTO SQUADRE RIMASTE, SOLO TRE PER LE MEDAGLIE

Le partite dei quarti di finale del torneo di calcio femminile
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