In questa seconda giornata gli Stati Uniti travolgono la Nuova Zelanda per 6-1 e cancellano la sconfitta con la Svezia che conferma la solidità mostrata, in difficoltà le padrone di casa del Giappone e il Chile.
SUPREMAZIA CANADESE AL SAPPORO DOME
Il Canada dopo il pareggio con il Giappone vuole portarsi a casa la prima vittoria olimpica e parte subito a mille pressando a tutto campo e raggiungendo in diverse occasioni la porta. Infatti al 6’ il difensore canadese Buchanan segna il gol del 1-0 ma poi viene annullato per fallo di mano, al 16’ al Canada viene concesso il calcio di rigore per il fallo di Pardo su Sinclair ma Beckie sbaglia mandando la palla sul palo esterno. Tuttavia la 26enne del Manchester City al 37’ riesce a farsi perdonare segnando il gol dell’1-0 intercettando la respinta con i pugni di Endler sul cross dalla destra di Prince. Nel secondo tempo la situazione non cambia, in apertura di secondo tempo si rende protagonista ancora Beckie che scarta il portiere Endler e segna a porta vuota, al 52’ il Chile prova a riaprire la partita col rigore trasformato da Araya per il fallo di Zadorsky su Zamora e si affaccia più volte alla porta di Sheridan per trovare il pareggio, ma la partita termina 2-1 per il Canada che a parte la leggerezza difensiva che ha portato al rigore non è mai stato concretamente in pericolo.

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PAREGGIO PIROTECNICO TRA CINA E ZAMBIA
Fioriscono i gol nella sfida tra Cina e Zambia nella prima partita del gruppo F, alla fine entrambe le squadre colgono un pareggio che però riassume poco la spettacolarità di questi 90 minuti. Al 5’ arriva subito il vantaggio della Cina con Wang Shuang che riesce a controllare la palla arrivata in area e segnare con un rasoterra che inganna l’intera difesa zambiana. Al 15’ però la Zambia pareggia con Kundananji grazie a una azione ben costruita. Le africane nei minuti successivi rischiano di prendere subito il secondo gol prima per un rinvio sbagliato del portiere Nali e poi per il gol di Wang Shanshan che però viene annullato per offside dal VAR. La Cina in due minuti trova comunque il doppio vantaggio, prima al 22’ cross dalla sinistra verso Wang Shanshan che controlla e passa a Wang Shuang che segna, poi un minuto dopo la numero 7 della Cina replica con una splendida botta da fuori area per il 3-1. Il parziale però cambia ancora al 40’ dove Banda trasforma il rigore dato alla Zambia per il fallo di Yang Man su Kundananji, portando il punteggio alla fine del primo tempo sul 3-2 per la Cina. La Zambia nel secondo tempo riparte a mille tanto da segnare già al 45’ il gol del 3-3 grazie a Banda che palla a piede supera in velocità l’intera squadra cinese. Al 68’ l’attaccante classe 2000 segna il terzo gol della partita portando per la prima volta lo Zambia in vantaggio durante queste olimpiadi e portandosi a casa un altro pallone dopo la tripletta contro l’Olanda nella partita precedente. La nazionale africana dopo un veloce balletto d’esultanza riprende con la massima concentrazione la partita e riesce a tenere a freno il ritorno della Cina che però al 83’ riagguantano ancora il pareggio con il rigore trasformato da Wang Shuang per il tocco di mano di Mweemba. La partita termina sul risultato “pirotecnico” di 4-4 che probabilmente lascia tanto rammarico in entrambe le squadre, soprattutto nella formazione zambiana.

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FORZA QUATTRO DELLA SVEZIA
La partita nei primi minuti è molto tranquilla con entrambe le squadre che non vogliono scoprirsi troppo, ma a segnare il primo gol è la Svezia. Al 19’ cross rasoterra di Jakobsson verso Rolfo che in area insacca in rete alle spalle di Micah, a quel punto l’Australia inizia a spingere e trova al 35’ il gol firmato da Kerr su assist di Simon che la serve in area con uno splendido cross. La partita ritorna in equilibrio sul 1-1 con una squadra che non prevale sull’altra in modo netto. Nella ripresa l’Australia parte più cattiva e al 47’ passa in vantaggio ancora con Kerr che a pochi passi dalla porta insacca di testa l’assist di Foord. La Svezia però non cede e continua a giocare a viso aperto trovando il gol al 50’ con Hurting su assist di Jakobsson e raddoppiando al 61’ con una botta da fuori area di Rolfo. Al 68′ viene dato rigore per l’Australia per il tocco di mano di Angeldal ma Kerr tira centrale e Lindahl para col piede. L’Australia subisce il contracolpo psicologico dell’errore e non riesce più rimettersi in partita, infatti la Svezia va in controllo della partita e al 81’ Blackstenius segna sul cross di Asllani chiudendo definitivamente la partita sul 4-2 e portando la Svezia a 6 punti nel girone G.
GRAN BRETAGNA DI MISURA COL GIAPPONE
La sfida tra le padrone di casa e la Gran Bretagna si risolve solo al 73’ in favore della Gran Bretagna, che con White su assist di Bronze riesce a sbloccare questa partita molto calma e a tratti complicata dove nessuna delle due squadre è riuscita a rendersi veramente pericolosa per i rispettivi estremi difensori. Dopo il gol le giapponesi accusano il colpo con nervosismo come dimostra l’ammonizione al 78’ del portiere Yamashita per un fallo di reazione su White. Tuttavia provano comunque a trovare in extremis un altro pareggio come nella partita precedente contro il Canada, la Gran Bretagna invece è attenta a coprire gli spazi ed impedire un recupero in “zona Cesarini” e la partita finisce 1-0 per le inglesi che vanno a sei punti nel gruppo E. Le britanniche nell’ultima partita dei gironi il 27 Luglio affronterà il Canada mentre Cile e Giappone chiuderanno il girone.
TESTA A TESTA TRA OLANDA E BRASILE
Come pronosticato i 90 minuti di Olanda-Brasile sono ricchi di continui capovolgimenti di fronti, gol e di grande calcio, già al 3’ l’Olanda passa in vantaggio col gol di Miedema su assist della Wilms, il Brasile non ci mette molto a recuperare il pareggio e lo fa con Debinha al 17’ e il primo tempo si chiude col risultato di 1-1. L’Olanda nel secondo tempo entra più convinta e al 59’ va in vantaggio col gol di Miedema,tuttavia il Brasile poi esce fuori. Infatti al 64’ Marta trasforma il rigore per il fallo di Van der Gragt sul Ludmila, quest’ultima al 68’ segna approfittando di un errore difensivo di Nouwen che nel fare il passaggio al portiere non si accorge della 12 del Brasile che in pressing si impossessa della palla e calcia in rete indisturbata. La partita sembra volgere verso le “Verdeoro” ma poi l’orgoglio delle “Orange” risale e al 78’ la punizione di Janssen finisce dritta in rete senza che Barbara possa far nulla. La Partita termina sul 3-3 complessivo e proietta l’Olanda in prima posizione per il passaggio del turno in virtù del numero maggior di gol segnati vista la parità di punti col Brasile.

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TORNANO A RISPLENDERE GLI USA
Gli Stati Uniti dopo la sconfitta con la Svezia dovevano ricordare a tutti perché in campo femminile hanno vinto 3 mondiali e con questo 6-1 ai danni della Nuova Zelanda hanno mandato a tutti un forte messaggio. Al minuto 8 segna Lavelle e il gioco degli Stati Uniti zittisce sul nascere ogni tentativo di ripartenza neozelandese, e al 45’ Horan segna il doppio vantaggio degli “States”. Alla ripresa la storia non cambia e la Nuova Zelanda è completamente rinchiusa nella propria area, al 62’esimo nel tentativo di difendersi dall’ennesimo assalto a stelle e strisce Erceg fa autogol di testa. Al 71’ la Nuova Zelanda fa almeno il gol della bandiera con Hassett approfittando di una ingenuità difensiva degli Stati Uniti, che nonostante il vantaggio continuano a spingere e trovano altri 2 gol, al 79’ con Press e al 87’ con Morgan, a questi si aggiunge l’autogol di Bott al 90’.

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TANTO SPETTACOLO DOPO DUE GIORNATE
Ci avviciniamo già alla fine della fase a giorni del torneo femminile e anche in questa giornata non sono mancati i gol e le partite incerte fino all’ultimo, gli Stati Uniti si sono ripresi il proprio ruolo di favorita e Olanda e Brasile hanno rafforzato la propria consapevolezza di poter ambire all’oro. Il campo tornerà a parlare il 27 quando saranno determinate le squadre che accederanno alla fase successiva e potranno continuare a sognare le medaglie.

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