Formula 1 – La prima Sprint Race della storia va a Verstappen!

Published by

on

Aveva la valenza di un qualifica ma alla fine è stata una gara, breve e intensa ma pur sempre una gara. Ad aggiudicarsela è stato Max Verstappen su Red Bull davanti alle Mercedes di Hamilton e Bottas, con la Ferrari di Charles Leclerc che conferma il 4° posto di ieri e dunque domani partirà dalla seconda fila. Per Max è invece l’ottava pole in carriera e gli permette anche di allungare di una lunghezza in classifica su Lewis Hamilton, visto che ai primi 3 vengono assegnati rispettivamente 3, 2 e 1 punto.

LA GARA

Per essere una Sprint Race di movimento ce ne è stato e non poco in 17 giri.

Le prime tornate sono quelle in cui avvengono i momenti clou. Al via Hamilton parte male e si fa sfilare la prima posizione da Verstappen. Più indietro avviene un contatto tra Sainz e Russell con lo spagnolo della Ferrari che retrocede fino al 18° posto.

Al 6° giro si gira Sergio Perez e per poco non rischia di andare a muro finendo in fondo al gruppo e successivamente ritirandosi, il che equivale a partire dalla pit-lane.

Dopo questi colpi di scena le gerarchie si instaurano nella seconda metà di Sprint Race e così Verstappen vince e si prende la pole position davanti a Hamilton e Bottas. Un vantaggio per Max in vista di domani, dove potrà partire dalla prima piazzola e difendersi al meglio dagli attacchi di un Hamilton che oggi ha buttato al vento un occasione unica alla partenza

Bene la Ferrari che con Leclerc tiene il 4° posto e Sainz rimedia del contatto iniziale e rimonta fino all’undicesima posizione.

SPRINT SÌ, SPRINT NO?

Ora che l’abbiamo vista all’opera possiamo dare un primo giudizio su queste qualifiche sprint.

Lo spettacolo tanto cercato sicuramente c’è stato e le carte in tavola possono essere mischiate come testimoniano i casi di Sainz e Perez.

Con questo format le qualifiche per come le abbiamo conosciute non le dovremo dimenticare ma così sì rischia di sprecare molte energie al sabato compromettendo la gara della Domenica. Insomma, come sempre ci sono dei pro e dei contro e vanno analizzati attentamente prima di inserire in pianta stabile questo format

Lascia un commento