Era il 12 Ottobre scorso quando, nella clamorosa bolla salva-stagione organizzata ad Orlando, Lebron James trascinava i suoi Lakers alla vittoria del diciassettesimo anello contro i Miami Heat.
Stasera, 267 giorni dopo, tornano le NBA Finals. Stavolta, però, c’è un vento di novità, non ci sono più le solite squadre a darsi battaglia per 7 gare. Ci sono i Phoenix Suns campioni dell’Ovest guidati dall’eterno Chris Paul, alla loro prima finale dopo 28 anni, mentre i campioni dell’Est sono una vecchia, anzi vecchissima conoscenza dell’NBA: i Milwaukee Bucks, trascinati da uno straordinario Giannis Antetokounmpo.

Le regole sono piuttosto semplici: 7 partite, si cambia arena ogni due gare, il primo a vincerne 4 si porta a casa l’anello.
È il livello più alto che la pallacanestro possa raggiungere: le due migliori squadre del campionato più prestigioso al mondo si dichiarano guerra. Ne resterà soltanto una.
Non sappiamo chi la spunterà, non sappiamo se il 36enne Chris Paul, alla sua prima finale in carriera, riuscirà a mettersi quell’anello che tanto brama, non sappiamo se l’acciaccato due volte MVP Giannis Antetokounmpo riuscirà a riportare il Larry O’Brien in Wisconsin, cinquantuno anni dopo Lew Alcindor, poi diventato Kareem Abdul Jabbar.
Non sappiamo dopo quante gare una delle due franchigie arriverà a 4 vittorie, non sappiamo praticamente niente, perché non esistono pronostici, non esistono favoriti. Chi ne ha di più – fisicamente e mentalmente – la vince.
Sappiamo solo una cosa, e nemmeno da poco: il divertimento, con questa gente, è assicurato.
E allora impostate la sveglia alle 3, alzatevi e col caffè in mano accendete il televisore: l’inconfondibile voce di Flavio Tranquillo vi accompagnerà in un viaggio di due ore (forse anche di più) indimenticabili.


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