La macchina del tempo di Barella: da retrocesso a campione d’Italia in mezzo il Belgio

Published by

on

L’uomo del giorno è il centrocampista azzurro che ha segnato il gol decisivo per accedere alle semifinali. La sua trasformazione in 1845 giorni

Il 13 giugno 2016 Nicolò Barella era un giocatore retrocesso. La prima metà della stagione l’aveva giocata nel Cagliari, che a fine anno vinse la Serie B. A gennaio era stato girato in prestito al Como perché in Sardegna non riusciva a trovare spazio. Il suo arrivo non cambiò le sorti del club lombardo e arrivò la retrocessione da ventiduesimo in classifica. Quella sera da casa seguiva l’Italia di Conte battere il Belgio per 2-0 con gol di Giaccherini e Pellè. Aveva appena diciannove anni, non aveva ancora debuttato con l’Italia Under 20 e un Europeo l’aveva giocato solo con l’Under 18 uscendo ai gironi. Aveva già giocato una partita da titolare in A, ma pensava fosse difficile tornare a Cagliari da protagonista.

Barella con la maglia del Como

Il 2 luglio 2021 Nicolò Barella è campione d’Italia. Al secondo anno di Inter (la squadra che tifava da bambino) e dopo aver passato tre anni da protagonista in Sardegna è diventato un centrocampista internazionale. Conte, che quella sera guidava l’Italia, lo ha allenato per due anni in nerazzurro plasmandolo e facendolo crescere notevolmente. L’Italia ormai la rappresenta alla grande in un centrocampo di altissima qualità insieme a Jorginho e Verratti. Quella sera a Monaco segna il gol che sblocca il risultato contro il Belgio e porta l’Italia guidata da Mancini a giocarsi le semifinali di un Europeo. A ventiquattro anni ha raggiunto la maturità calcistica e vuole alzare il primo trofeo con la Nazionale. In Serie A ha giocato già 163 partite e il prossimo anno potenzialmente può arrivare da protagonista assoluto alla soglia delle 200.

Barella nel gol contro il Belgio

Lascia un commento