L’infinita maratona fra Atlanta Hawks e Milwaukee Bucks è destinata a protrarsi almeno fino a Gara 6. Senza Trae Young il mattatore è Lou Williams: schierato titolare per la prima volta, sfodera una prestazione estremamente solida: in 35 minuti mette a segno 21 punti (7/9 dal campo con 2/3 dall’arco e 5/6 ai liberi) accompagnati da 5 rimbalzi e 8 assist. Nella notte italiana di Venerdì si torna al Fiserv Forum, ma senza Giannis Antetokounmpo. Già, gli infortuni condizionano ancora una volta questi playoff.
Dopo LeBron, Harden, Kawhi e Trae Young (giusto per dirne alcuni), a farne le spese è il ginocchio di The Greek Freak a metà terzo quarto. Lou Williams alza un pallone meraviglioso per Capela: lo svizzero vola al ferro, e Giannis, come ha fatto altre migliaia di volte, salta per contrastare l’alley oop. Stavolta però, qualcosa va storto: la gamba sinistra del due volte MVP rimane bloccata a terra e si piega all’indietro. Sono momenti drammatici in quel di Atlanta: un colosso di 2’11 per 110kg crolla a terra reggendosi il ginocchio.

Cala il silenzio sulla State Farm Arena: 17mila persone col fiato sospeso. Il gigante greco che, fino a quel momento, teneva in piedi i suoi Bucks con la sua solita granitica prestazione, degna di MVP, si tira su in qualche modo e, abbracciato al compagno di una vita, il fratello Thanasis, abbandona lentamente il palazzetto.
Il colpo della partita è di Clint Capela: il poderoso centro svizzero s’inventa un canestro senza senso. A 7 dalla fine e col cronometro dei 24 che sta per scadere vola dietro il tabellone e alza una parabola che accarezza delicatamente la retina e regala due punti meravigliosi ad Atlanta, ricordando un certo Larry Bird.

Con Giannino fuori Milwaukee sprofonda sotto i colpi micidiali degli Hawks: siamo sul 2-2 e gara 5 è una partita da non sbagliare, con o senza Trae Young e Antetokounmpo.


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