Mancini scioglierà la riserva? Un Chiesa da record si candida ad un posto da titolare

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L’uomo del giorno del match degli azzurri è lo juventino che ha trascinato con forza fisica ed entusiasmo i compagni verso la vittoria

Fede in Chiesa. Ora gli italiani hanno il loro credo e una loro identità che non dovranno mai mollare fino alla fine di Euro2020. Gli Azzurri si sono scoperti anche brutti ma efficaci, eppure anche contro la solida ma offensiva Austria non hanno rinunciato a sprazzi di bel gioco. Dalla mente creativa di Mancini, che da giocatore pennellava traiettorie, è stata prodotta una macchina da buon calcio che nel nostro paese non si vedeva da molti anni. L’ultima novità è l’indomabile Chiesa, che già contro il Galles aveva mostrato qualità e pericolosità ma è agli ottavi che ha segnato il primo gol tricolore in una competizione ufficiale.

14 giugno 1996, Enrico Chiesa colpisce la Repubblica Ceca (2-1). 26 giugno 2021, Federico Chiesa segna il gol vittoria contro l’Austria. In mezzo, dalla prima rete al record della prima coppia genitore-figlio ad aver segnato ad un europeo, ne sono accadute di cose. In primis, la nascita di Chiesa jr. come uomo (25 ottobre 1997) e come calciatore (nel 2002 alla Settignanese). La strada percorsa seguendo le orme di suo padre come calciatore e quella di Baggio considerato tra i grandi traditori gigliati in direzione Juventus. Un ragazzo veramente open mind. Frequentata a Firenze una tra le scuole internazionali più prestigiose d’Europa ha imparato a parlare egregiamente inglese (sfoggiato nelle interviste) e a convivere con i più grandi. Non stupisce il debutto in Serie A a 18 anni appena compiuti, come non sorprende vederlo non sfigurare affianco a campioni del calibro di Ronaldo e Ribery. Chiesa è sempre stato pronto per vivere tra i grandi, con i grandi e chissà un giorno diventare uno di loro. Ad aiutarlo saranno sicuramente le spalle larghe di un ragazzo normale, abituato ad una vita tranquilla e agiata. Ha resistito all’odio dei fiorentini al momento del suo addio e alle critiche degli juventini poco convinti di lui ma poi conquistati. Partite, play station, cani (due barboncine) e casa con Benedetta (la ragazza) e i grandi amici De Ligt e Morata.

Probabilmente Mancini scioglierà la riserva rendendo Chiesa un titolare dell’Italia. Perché ha giocato nettamente meglio di Berardi, perché ha messo in mostra la sua classica voglia di fare bene e perché dal suo ingresso ha trascinato i compagni. Ma anche se così non fosse non sarà un problema. Il Belgio sarà il primo avversario tosto anche sulla carta e avere un jolly da partita in corso qualora le cose si mettessero male può sempre far comodo. Velocità, resistenza ed entusiasmo. Chiesa è pronto a spaccare l’Europa.

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