
L’uomo del giorno: Ronaldo. La doppietta all’Ungheria lo rende il miglior marcatore nella storia dell’Europeo nel match in cui è diventato il giocatore con più edizioni disputate
Un po’ d’olio sugli ingranaggi e via, da Torino a Budapest. La presentazione della nuova versione, la CR22, si è svolta in uno stadio pieno al 100%, il primo da quando è scoppiata la pandemia. Cambio di cromatura, dal bianconero al rosso portoghese, ma il cyborg rimane progettato sempre per lo stesso obiettivo: battere nuovi record ed essere protagonista assoluto. Poco o nulla contro l’Ungheria (3-0) fino ai minuti finali, quando con un rigore e una rapida combinazione in area segna una doppietta. Niente di nuovo. Ai giocatori della qualità di Cristiano Ronaldo, bastano pochi palloni per imprimere il marchio a fuoco sui match.
Una partita che la macchina da guerra portoghese aveva scritta nel destino a partire dal luogo. La Puskas Arena, nello stadio dedicato a chi come lui, appartenente all’Olimpo dei più forti, è stato una bandiera del Real Madrid oltre che un record man. E la cifra mostre di 84 gol che Ferenc ha segnato con l’Ungheria, Ronaldo l’aveva raggiunta già nel 2018. Nella stessa estate in cui era diventato il miglior marcatore europeo in una Nazionale ha cambiato la sua vita da blancos aggiungendo un po’ di nero piemontese. Ecco che quindi in Ungheria il mirino di CR7 puntava altrove, diretto verso la Francia. Lì dove, in un paesino di 6mila abitanti, è nato Platini. Proprio lui che sotto la Mole Antonelliana aveva alzato al cielo tre palloni d’oro, riconoscimento che a Ronny manca dal 2017, pochi mesi prima della nascita del portoghese aveva segnato 9 gol nelle 5 partite della kermesse.
Due record in un colpo solo. Nella partita in cui è diventato il calciatore ad aver disputato più edizioni degli Europei (5), CR7 si è auto incoronato il miglior marcatore nella storia della competizione. A fare effetto non sono tanto gli 11 gol, ma il numero di partite in cui sono arrivate. Perché è vero 22 match sono tanti, lo stesso numero del tridente da 22 gol formato da Platini-Shearer-Griezmann (i tre successori nella classifica dei goleador). Ma sono proprio quelle 22 partite a sottolineare la longevità del campione. E non stupisce quindi se nella conferenza della vigilia Ronaldo ha tolto dal tavolo due bottiglie di Coca Cola e ha invitato a bere solo acqua. La marca americana ha perso quattro miliardi. Mancanza di coerenza considerando che qualche anno fa il portoghese aveva fatto da modello per la pubblicità per il mercato asiatico? Forse, o più probabilmente un aggiornamento del processore del droide che si è raffinato per conquistare l’Europa intera. Da CR7 a CR11, passando per CR22. Il portoghese non sembra aver terminato qua gli aggiornamenti della nuova versione.


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