Azzurri, i tre pericoli svizzeri: dallo specchio alla bandiera

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Il gol di Embolo in Galles-Svizzera

La routine d’avvicinamento alla partita la si conosce. Griglie scaldate, birre stappate e anche qualche tuffo in piscina. Entrati in pieno giugno forse saranno meno, tra i giovani, tra esami di maturità e sessioni di esami, gli Italia party per vedere insieme agli amici la Nazionale. Comunque gli uomini di Mancini si preparano ad affrontare la Svizzera. Il 3-0 contro la Turchia parla di una vittoria in scioltezza, anche se senza l’autogol di Demiral non sono poi sicuro che si possa parlare in questo modo di quel match. Questa sera gli azzurri hanno l’occasione di strappare il pass per gli ottavi e rilassarsi un po’. Garantirsi turnover ed esperimenti contro il Galles, con un occhio sempre al risultato per non perdere il primo posto.

LO SPECCHIO: I TROPPI COMPLIMENTI- Il primo ostacolo per l’Italia rischia di essere l’Italia stessa. Una Nazionale bella, giovane, affiatata e che gioca un calcio spumeggiante all’attacco. Ecco, si sa: il troppo stroppia. E in questi giorni gli azzurri di complimenti ne hanno ricevuti davvero tanti e da diversi addetti ai lavori, tra cui incluso chi li considera già i favoriti per la vittoria finale. Servirà la bravura nella gestione di Mancini per evitare di passare troppo tempo a specchiarsi e riuscire a mettere gli svizzeri, così come fatto con i turchi, all’angolo come un pugile in supremazia.

Italia bella, giovane, affiatata gioca un buon calcio all’attacco…ma occhio ai troppi complimenti

LA LAVAGNETTA: L’IDEE DI PETKOVIC– Petkovic e Manicone (che da calciatore azzurro è stato anche compagno di Mancini) torneranno all’Olimpico dopo il biennio alla Lazio. Probabilmente faranno un cambio tattico rispetto alla sfida pareggiata con il Galles, difficilmente sostituiranno qualche interprete. A Baku avevano impostato la partita sull’attesa compatta e la manovra ragionata in ripartenza. Se non vorranno fare la fine dei turchi dovranno fare una partita più votata all’attacco. Ci si aspetta per questo che venga sfruttato molto Embolo con la sua velocità: è stato calcolato che il motorino svizzero ha raggiunto i 32 km/h contro il Galles.

Petkovic e Manicone, insieme dai tempi della Lazio

LA BANDIERA: GLI “ITALIANI” DI IERI, OGGI E DOMANI– In Christmas Carol erano tre fantasmi del Natale a rappresentare il passato, il presente e il futuro. In Italia-Svizzera saranno Shaqiri, Freuler e Xhaka. Il primo è stato allenato da Mancini nella sua parentesi infelice all’Inter. Il tecnico dell’Italia eppure lo ricorda come una delle più grandi seconde punte che sono in circolazione in Europa. Lui arriva da una stagione storta, tra infortuni e panchine, a Liverpool. Freuler ha dimostrato di essere polmoni e bussola per l’Atalanta, diventando un imprescindibile di Gasperini. Tanta corsa, lotta in mezzo al campo ed equilibrio dato alla squadra. Infine Xhaka, l’uomo che Mourinho sta a chiamando a Roma e per il quale quindi la partita contro l’Italia potrebbe essere la prima di una lunga serie all’Olimpico. Fantasia, sostanza e corsa. L’Italia dovrà attenzionarli.

Shaqiri e Mancini insieme ai tempi dell’Inter

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