La 90esima finale scudetto, nonchè 170esimo derby d’Italia, del massimo campionato italiano della palla ovale va a Rovigo, al suo tredicesimo trionfo in assoluto. I rodigini la spuntano ad un minuto dalla fine anche questa volta, come accaduto nella semifinale di ritorno contro Calvisano, sconfiggendo Petrarca Padova 23-20 e agganciandoli al terzo posto nella classifica dei campionati vinti.

Rovigo s’impossessa della palla immediatamente senza però ottenere risultati a causa dell’ottima difesa dei padroni di casa e dell’errore di Ippolito nel tentativo di drop. Ad aprire le marcature è proprio Petrarca al 9′, quando il tallonatore Cugini si isola dal maul avanzante e schiaccia il pallone in area di meta malgrado la stretta marcatura degli avversari. Meta che sarà successivamente convertita da Lyle, che fisserà il punteggio sul 7-0. Passati i primi 20 minuti di gioco arriva un botta e risposta al piede, con Ippolito che metterà a segno due piazzati al 23′ e al 26′ dalla parte dei bersaglieri, e con Lyle che invece riuscirà a convertirne solo uno. I rodigini accorciano le distanze portandosi a -4 sui Padova. Al 30′ un fallo tattico di Tito Tebaldi in un momento di difficoltà di Petrarca lo costringe ad abbandonare il terreno di gioco per i consueti 10 minuti, sufficienti a Rovigo per portarsi avanti nel punteggio per la prima volta nel match grazie alla marcatura pesante di Ruggeri, nominato successivamente man of the match. Nei minuti finali, nonostante il ritorno in parità numerica tra le due squadre, la mischia chiusa continua a mettere in difficoltà i padovani che subiscono calcio di punizione e vedono allontanarsi i futuri campioni d’Italia grazie ad un altro piazzato di Ippolito. All’intervallo Rovigo dirige il match 16-10.

Nella ripresa è evidente il calo fisico dei rodigini, che dopo un quarto d’ora di gioco cedono in difesa e consentono al neoentrato Faiva di andare in meta, riportando la sua squadra in vantaggio anche se di un solo punto. Al 66′ altra irregolarità difensiva dei bersaglieri, con Lyle che non si fa pregare e porta Petrarca avanti di 4 lunghezze, apparentemente impossibili da rimontare viste le condizioni altalenanti della squadra di Casellato. Ma nulla bisogna dare per scontato in questo sport, perchè a pochi secondi dal triplice fischio Careel Greeff finalizza un’azione stupenda di Rovigo, costruita da metà campo nella speranza di trovare uno spiraglio per continuare a contendersi il trofeo. Greeff segnò anche la marcatura finale contro Calvisano nella semifinale di ritorno, che regalò proprio l’atto finale del torneo a Rovigo. Risultato finale: Rovigo 23-20 Padova
Umberto Casellato lascia la panchina di Rovigo regalando lo scudetto alla sua città nonostante una stagione un pò altalenante, dove quasi nessuno avrebbe scommesso su questa squadra. Complimenti dunque a tutta la società per questo magnifico trionfo.
Petrarca Padova: 15 Lyle, 14 Coppo, 13 Colitti, 12 Broggin, 11 Bettin, 10 Zini, 9 Tebaldi, 8 Trotta, 7 Cannone, 6 Catelan, 5 Galetto, 4 Bonfiglio, 3 Pavesi, 2 Cugini, 1 Borean
A disposizione: 16 Braggiè, 17 Carnio, 18 Mancini Parrio, 19 Beccaris, 20 Ghigo, 21 Navarra, 22 Faiva, 23 panozzo
9′ try Cugini, 9′ conv. Lyle, 24′ penalty Lyle, 30′ yellow card Tebaldi, 54′ try Faiva, 54′ conversion Lyle, 66′ penalty Lyle
Rovigo: 15 Ippolito, 14 Cioffi, 13 Coronel, 12 Uncini, 11 Bacchetti, 10 Antl, 9 Trussardi, 8 Ruggeri, 7 Lubian, 6 Viani, 5 Ferro, 4 Canali, 3 Swanepoel, 2 Nicotera, 1 Leccioli
A disposizione: 16 Cadorini, 17 Pomaro, 18 Brandolini, 19 Sironi, 20 Greeff, 21 Borin, 22 Cozzi, 23 Visentin
23′ penalty Ippolito, 26′ penalty Ippolito, 30′ Ruggeri, 30′ conversion Ippolito, 40′ penalty Ippolito, 79′ try Greeff, 79′ conversion Ippolito


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