Emery, Moreno, Rulli…quanti eroi amarillos

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Il Siviglia contro lo United ha vinto la sua prima Europa League. Quante storie nella squadra spagnola

Il Villarreal alza l’Europa League dopo la serie interminabile di rigori contro il Manchester United

Basta un istante per entrare nella storia di un club. Soprattutto se, come nel caso del Villarreal, rappresenti appena 50 mila abitanti e da anni lotti con le big di Spagna. E alla faccia della Superlega, un comune con una superficie poco inferiore a quella di San Marino si è imposto nel vecchio continente. L’ Europa League alzata, dopo le due Coppe Intertoto del 2003 e 2004, per gli amarillos è il primo trofeo internazionale del calcio moderno. Il classicissimo Davide contro Golia: con una rosa che vale un terzo di quella del Manchester United, gli spagnoli hanno avuto la meglio dopo un’interminabile serie di calci di rigore (22).

EMERY LEAGUE- La petizione per rinominare l’Europa League può ufficialmente partire. Il Villarreal ha giocato la carta vincente all’inizio di questa stagione decidendo di affidare la panchina a Emery. L’ex Arsenal negli ultimi 6 anni aveva raggiunto 4 volte la finale di questa competizione, vincendone addirittura 3. La squadra ha saputo sposare i dettami del tecnico. Lo si è visto nella praticità con la quale ha giocato la finale, nella resistenza stoica con una difesa praticamente a 6 uomini con la quale ha risposto alle offensive dei Red Devils e nella voglia di vincere che ha permesso di alzare la Coppa da imbatutta.

Emery alla quarta Europa League vinta

PASSA COL GIALLO- Entrato nel “yellow submarine” all’età di 5 anni, il 24enne Pau Torres ha completato la propria missione. E’ cresciuto calcisticamente e non solo a Villarreal, anche luogo di nascita del difensore spagnolo, andandosene solo per una stagione in prestito al Malaga. Per lui questo trofeo era scritto nel destino. C’era nel 2006 al Madrigal quando Riquelme sbagliò il rigore nella semifinale di Champions contro l’Arsenal. A nove anni pianse lacrime amare. Di gioia invece tre settimane fa quando in semifinale ha superato con vendetta i Gunners e nella sera di Danzica dove questa volta i rigori lo hanno fatto esultare. Ed ora che questo ciclo si è chiuso potrebbe anche lasciare il club. La Lazio bussa alla porta, ma il sentimento amarillo non è facile da barattare con l’appartenenza ad un’altra squadra.

Pau Torres si candida ad essere uno dei protagonisti del futuro

RULLI COMPRESSORI- Difficilmente il presidente Alfonso e il portiere Rulli avrebbero potuto pensare di vincere l’Europa League. Sicuramente a settembre nessuno dei due credeva che quel trasferimento avrebbe potuto cambiare in questo modo le loro vite. E invece otto mesi dopo, nella serata polacca, è Rulli l’uomo della provvidenza. L’argentino fin da inizio stagione era stato scelto come l’uomo dell’Europa League, tanto che in Liga il titolare era il collega Asenjo. Importantissime le 9 partite sulle 13 disputate in cui ha saputo mantenere la porta inviolata. Ma non è bastato. Contro il Manchester United ha dovuto fare più che il semplice portiere. Arrivati ai 10 rigori trasformati da entrambe le squadre, ha saputo prima segnare dal dischetto a De Gea e poi parare la conclusione del più noto rivale spagnolo. Così Geronimo Rulli e il Villarreal hanno incrociato i loro destini per vincere il loro primo trofeo. “Non avevo mai provato a calciare un rigore” afferma a caldo l’argentino. I sogni a volte si realizzano quasi per caso. A questo slogan si aggiunge la colonna difensiva ed ex Napoli Albiol: “Non ne tiravo uno da quando ero bambino”.

Geronimo Rulli è l’uomo dei sogni per il Villarreal: un rigore parato ed uno segnato

IL BOMBER TORNATO- Tra i tanti eroi del Villarreal non si può far a meno di nominare il bomber per eccellenza. Gerard Moreno ha fatto tutte le trafile del club spagnolo, dalla terza squadra alla prima, ma ha faticato ad imporsi. Nel 2013 viene girato in prestito al Maiorca, nel 2015 viene venduto all’Espanyol dove in 3 anni timbra 36 volte il tabellino. Un errore che costò caro agli amarillos, al quale fecero in tempo a rimediare pagando però non poco: dopo averlo ceduto a 1,5 milioni, il rientro alla base ne ha richiesti 20. A 29 anni finalmente la consacrazione: il premio Zarra, il titolo di miglior marcatore spagnolo della Liga. Con i 23 gol, quanti Benzema, è dieto solo ai 30 di Messi. Non solo, capocannoniere di Europa League con 7 reti segnate tutti nella fase a eliminazione diretta. E il settimo è una vero diamante: il destro di controbalzo sull’invenzione di Parejo ha sbloccato il match ed è valso il pass per i rigori contro il Manchester United. Campione dentro e fuori dal campo, come dimostrato nell’esultanza a sensibilizzare sul tema dei vaccini. Ora, dopo essere preso la corona del re di Villarreal, sogna un Europeo da protagonista con la Spagna.

Gerard Moreno dopo la stagione della consacrazione sogna un Europeo da protagonista

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