Si è appena conclusa la prima parte della centoquattresima edizione della corsa a tappe più rinomata del “Bel Paese”, Il Giro d’ Italia. A condurre dopo la decima tappa è il Colombiano della Ineos Grenadier Egan Bernal, il quale precede Remco Evenepoel.
In questi primi dieci giorni sono state tre le tappe con arrivo in salita; in due delle quali è arrivata la fuga, mentre nella nona frazione con arrivo a Campo Felice a trionfare è stato il favorito alla vittoria finale Egan Bernal. Primo arrivo in salita, in quel di Sestola, conquistato dallo Statunitense della UAE Joe Dombrowski; sesta tappa con arrivo ad Ascoli Piceno vinta da Gino Mader; in questa occasione, a strappare la maglia Rosa ad Alessandro De Marchi è stato l’ Ungherese Attila Valter (primo di sempre della sua nazione a guidare la GC del Giro). Da rimarcare le meravigliose prestazioni del “bimbo” della Deceuninck Remco Evenepoel, che dopo la caduta rovinosa rimediata sulle strade del Giro Di Lombardia il 15 agosto scorso, sembra ora in grado di giocarsi “Il Trofeo senza Fine” con tutti gli altri “big” di classifica.
Nelle tappe adatte alle ruote veloci, a dimostrarsi superiore è stato senza ombra di dubbio “il folletto di Sidney” della Lotto Soudal Caleb Ewan, il quale è riuscito ad imporsi nelle volate di Cattolica e Termoli. Ritiro forzato per lui nella nona tappa con arrivo a Campo Felice. A trionfare nel primo sprint è stato il Vallone della Alpecin-Fenix Tim Merlier. Tappa e maglia Ciclamino per Peter Sagan nella giornata di ieri con arrivo a Foligno; anche nel 2020, in circostanze diverse, il fenomeno Slovacco riuscì ad aggiudicarsi la decima tappa della “Corsa Rosa”.
LE PRESTAZIONI DEGLI ITALIANI
Prima cronometro ( ITT-time trial) sulle strade di Torino all’ insegna di Filippo Ganna, il quale, come quanto avvenuto nel 2020 in quel di Palermo, riuscirà a conquistare la prima Maglia Rosa del Giro; gli verrà strappata dopo la quarta tappa con Arrivo a Sestola dal Friulano di Buja Alessandro De Marchi.
Podi e piazzamenti per i velocisti Italiani; Viviani, ma soprattutto Nizzolo e Cimolai vanno più volte vicini alla vittoria di tappa senza mai riuscire a centrare però il bersaglio grosso. Forma smagliante (per quanto riguarda gli uomini di classifica) messa in mostra da Giulio Ciccone, il quale grazie a numerosi piazzamenti e ad un secondo posto di tappa ottenuto nel suo Abruzzo, sembra ora in grado di potersi giocare il podio finale nella terza settimana e sulle Alpi. Più in difficoltà Vincenzo Nibali, che sembra ancora risentire dell’ infortunio rimediato al polso poco più di un mese fa.
Per quanto riguarda le squadre Italiane, molto bene la Bardiani CSF Faizanè, la quale conquista un podio e tre top-10 grazie a Fiorelli e a Carboni. Numerose sono state inoltre le fughe di Umberto Marengo.




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