Dura solo un anno il dominio del Liverpool in Premier: i Citizens di Pep Guardiola spodestano il regno del rivale Jurgen Klopp e tornano a comandare l’Inghilterra al culmine di un campionato dominato sotto tutti i punti di vista.
Una crescita graduale: e pensare che fino all’avvento del colosso arabo Abu Dhabi United Group il Manchester City barcollava nelle zone medio basse della classifica, viveva tristemente nell’ombra dei rivali di sempre dello United e di titoli in bacheca ne aveva veramente pochi. Il progetto è chiaro, costruire una potenza mondiale, e i primi grossi investimenti non mancheranno, così come i primi trofei che segnarono la fine definitiva del declino Citizens, e l’inizio di una nuova era nel calcio inglese ed europeo. Con l’avvento in panchina di Roberto Mancini, viene spezzato il digiuno di trofei che durava da 34 anni. Una Fa Cup che sarà il trampolino di lancio verso i vertici del calcio inglese ed europeo, e da quel successo ne deriveranno tanti altri, soprattutto la vittoria del campionato nazionale, mancante da ben 44 anni, alla quale se ne aggiunsero altri 4 nei successivi 9 anni, seguito da svariate coppe di lega e tre Community Shield, che arricchirono pian piano una bacheca chiusa da molto tempo. Poi arriva il 2016, e lo sceicco Mansour manda un chiaro messaggio all’Europa, perché ingaggia l’allenatore più forte di tutti per conquistare il mondo intero. Arriva Pep Guardiola, fautore del calcio champagne e pluricampione di tutto con il Barcellona. I suoi primi 5 anni saranno un monologo in chiave inglese, e con il titolo di quest’anno il numero di campionati vinti sale a tre, più svariate coppe nazionali. Ora manca solo il tassello più importante, la Champions, che non è mai stata vicina come adesso, perché alle porte vi è una finale importante per coronare definitivamente la crescita del City.
Come è arrivato questo titolo? Il city non inizia bene il campionato, e nelle prime uscite raccoglie poco vedendo la vetta allontanarsi a discapito dei cugini. Ma è dalle difficoltà che Pep Guardiola costruisce il suo capolavoro. Mancava solo l’ultima chiave del mazzo da provare per far quadrare una macchina che ora funziona a meraviglia. Un rullo compressore che spazza via chiunque gli si presenti davanti, contro tutte non vuole vincere ma stravincere. È la vittoria delle idee del maestro Guardiola, la voglia di proporre un calcio spumeggiante, organizzato e divertente, grazie ai singoli, perché senza la giocata del singolo il gioco è piatto e monotono. I vari Foden, Marhez, De Bruyne e compagnia bella sono i mattatori del successo, una squadra che fa paura guidata da uno stratega capace di fare scacco matto al mondo intero. Imparate discepoli… E tremate!




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