In questa domenica di grande ciclismo, è ufficialmente iniziata la settima delle Ardenne, prima con la Amstel femminile vinta da Vos davanti a Vollering, in seguito con la omonima competizione maschile, che aveva come principale fonte di interesse, il duello tra il Belga Wout Van Aert e il Britannico Thomas Pidcock, sfida già vista pochi giorni fa alla Freccia del Brabante.
In questa occasione, a differenza di quanto accaduto nella giornata di mercoledì, a spuntarla è stato il fuoriclasse Fiammingo, il quale è riuscito a portare via una fuga di pochi corridori, come previsto, sull’ ultima scalata del Cauberg ( per questa occasione il percorso della Amstel Gold Race presentava un circuito di 16 km composto da 3 muri), passaggio cruciale della più celebre classica Olandese. Dopo un tentativo di fuga dell’ ex campione del mondo Michal Kwiatkowski, le redini della corsa sono state prese dal Tedesco Maximilian Schachmann, Van Aert e dal giovane gioiellino Britannico della Ineos Grenadiers Thomas Pidcock. Neanche Valverde e Alaphilippe sono riusciti a tenere il passo dei tre fuggitivi.
La volata si è decisa letteralmente nei “millimetri finali”. A lanciare lo sprint è proprio il ventiseienne Belga, il quale è riuscito a tenere Pidcock sulla sua ruota fino ai cinquanta metri, dove il giovane Inglese ha tentato di beffare Van Aert, beffa non riuscita per un solo millimetro; niente da fare per il Tedesco. I grandi delusi di giornata sono senza ombra di dubbio Valverde e Alaphilippe, gli UAE e gli Astana, queste ultime due formazioni si presentavano al via con una doppia punta. Da rimarcare l’ assenza del campione in carica Van der Poel.
LE PRESTAZIONI DEGLI ITALIANI
Gli Azzurri più indiziati per sorprendere “le Ardenne” erano Sonny Colbrelli ( TBV) e Matteo Trentin ( UAD), il primo è stato autore di un attacco a più di trenta Km dall’ arrivo, fuga finita male anche grazie allo strepitoso lavoro svolto da Roglic per Van Aert, Trentin, invece, rimane sempre a ridosso dei primi chiudendo una discreta gara in dodicesima posizione. la sorpresa in positivo per l’ Italia è stata Kristian Sbaragli, il quale ha avuto le gambe e la testa per rimanere sempre con i migliori e chiudere la gara al settimo posto, dietro al campione del mondo Julian Alaphilippe.




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