Sotto la pioggia battente di Montpellier la squadra di casa sconfigge 31-25 la Benetton Treviso e vola in semifinale.

Un match molto equilibrato sin dai primi minuti: apre le marcature Paolo Garbisi, che mette a segno 2 piazzati nei primi sei minuti, separati l’uno dall’altro da un ulteriore calcio di punizione finalizzato da Paillaugue. All’11’ arriva la prima meta del match, firmata nuovamente dal mediano di mischia transalpino che successivamente non trasformata. 3 minuti dopo la Benetton si trova in superiorità numerica grazie all’ammonizione assegnata a Willemse per anti-gioco ma non sfruttano come avrebbero dovuto questo vantaggio e aggiungono solamente altri 3 punti, preceduti da un magnifico drop al 24′ di Bouthier. Seguono ulteriori piazzati da una parte e dall’altra, con Garbisi che ne converte 2, e con Paillaugue che ne segna uno, fissando il punteggio sul 14-15 in favore dei veneti. In chiusura di primo tempo arriva la seconda meta del match firmata da Willemse, precedentemente ammonito, che manda tutti negli spogliatoi sul 21- 15 per Montpellier.

Nella ripresa arriva il ruggito del numero 10 biancoverde, che al 45′ va in meta alla bandierina e converte, portando la Benetton in vantaggio di un punto. Dopo dieci minuti il solito Paillaugue riporta in vantaggio i suoi grazie ad una meta poi trasformata da lui stesso. Al 65′, a seguito dell’ennesimo piazzato finalizzato dai padroni casa, Tommaso Allan riporta sotto break la Benetton Treviso, ma nel successivo quarto d’ora la franchigia italiana non riuscirà a concretizzare nulla, nonostante l’ammonizione al 75′ di Camara. Risultato finale: Montpellier 31-26 Benetton Treviso.
Una sconfitta per certi versi immeritata, ma per altri un pò meno: la mischia veneta non ha mai funzionato, come del resto i raggruppamenti, sempre instabili, e la rimessa laterale, fase di gioco che è costata cara alla Benetton nel finale, in quanto imprecisa. C’è però da aggiungere che sono sempre rimasti in partita e considerando anche la deludente e demoralizzante stagione in Pro14 non era una cosa scontata.

Lascia un commento