Svizzera-Italia: le pagelle di una partita da dimenticare.

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L’avventura degli azzurri ad Euro 2024 finisce, meritatamente, agli ottavi di finale.
Una bellissima Svizzera vince 2-0 con il gol del bolognese Freuler e di Vargas mandano a casa gli azzurri.

Le pagelle:

Donnarumma 7: come sempre l’unico che ci tiene in vita finché può, con una gran parata su Embolo dopo soli 5 minuti. Incolpevole su entrambi i gol, evita il 2-0 anticipato con una gran parata su un calcio di punizione svizzero.

Di Lorenzo 4: altri 90 minuti impresentabili, non tiene mai Vargas e non chiude sullo stesso Vargas che, indisturbato, fa il 2-0.

Mancini 5: manco a dirlo, viene ammonito, anche lui ha colpe sul secondo gol di Vargas.

Bastoni 5.5: piccola scusante la febbre qualche ora prima della partita, ma anche lui gioca sottotono.

Darmian 5: poco propositivo, per non dire nullo, penalizzato anche da un ruolo non suo.

Barella 5: prestazione molto sotto ciò che si aspetta dal miglior calciatore che ha da offrire questa nazionale, perde la marcatura su Freuler che va in gol.

Fagioli 5.5: almeno ci prova, cerca di lanciare gli attaccanti con poca fortuna.

Cristante 4: un vero e proprio disastro, lento nello smistare il pallone e nell’avanzare.

El Shaarawy 4: non si capisce effettivamente il perché sia stato messo titolare senza aver giocato neanche un minuto ai gironi, viene buttato nella mischia senza nessun riscontro.

Scamacca 4: sbaglia qualunque pallone gli arrivi, prende un palo clamoroso davanti la porta che avrebbe potuto ridare speranza agli azzurri.

Chiesa 5: prova a spingere lì sulla destra, ma più di guadagnare qualche calcio d’angolo non fa.

Zaccagni 4.5: entra all’inizio del secondo tempo, prova qualche strappo e qualche rientro per calciarla in mezzo, ma non cambia nulla.

Retegui 5: entra al 65′ e resta nell’anonimato più totale.

Cambiaso SV: entra per dare più spinta rispetto a Darmian, ma trova un Svizzera giustamente arroccata davanti a Sommer.

Pellegrini SV: entra troppo tardi per creare qualcosa.

Frattesi SV: dentro solo all’86’, senza troppo senso.

Spalletti 3: è stato un europeo dove il mister e ct toscano non ha mai avuto in mano la squadra. Dal modulo che non è mai stato lo stesso, ai calciatori messi in campo in maniera inspiegabile come El Shaarawy, la testardaggine di tenere in campo giocatori chiaramente sottotono come Di Lorenzo, fino ad arrivare a convocazioni di alcuni calciatori totalmente prive di senso.

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