L’Italia cade, la Spagna domina: artefici del proprio destino

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L’Italia cade contro un’ottima Spagna nel secondo turno del girone B di Euro2024. Spagnoli nettamente più forti e più desiderosi di portare a casa il risultato. Azzurri impauriti e costretti a giocarsi tutto contro la Croazia. Guai però al pessimismo, Spalletti e i suoi sono artefici del proprio destino. Però qualcosa va cambiato.

Da rivedere almeno due giocatori

Nella serata collettivamente negativa contro la Spagna sono balzate agli occhi in negativo le prestazioni di due giocatori. Il primo è Giovanni Di Lorenzo, il secondo è Jorginho. Se l’Italia ha perso non è per demeriti loro, ma se il CT decide di cambiare il centrocampista dopo quarantacinque minuti di gioco e la rete del vantaggio arriva dal lato del giocatore del Napoli allora c’è un problema di fondo.

Jorginho ha sofferto terribilmente il pressing indiavolato delle Furie Rosse, un passo indietro dopo la buona prova contro l’Albania. Forse a questi ritmi l’ex Chelsea soffre molto e allora forse è il caso di proporre un Fagioli in cabina di regia. Di Lorenzo ha visto una scheggia di nome Williams. Il punto è che anche contro l’Albania non è stato eccezionale. Vista anche la delicata situazione con il club di appartenenza forse sarebbe opportuno trovare delle soluzioni alternative, come Cambiaso.

Non si torna indietro

In secondo luogo, non bisogna incappare nell’errore di valutazione sul progetto tecnico. La Spagna ci ha surclassati quando l’Italia ha provato a giocare col palleggio rispetto al solito. Una costante del CT Spalletti, che ha sempre lavorato su questo aspetto. Sì, forse con la Spagna bisognava giocare in altro modo, ma guai a giudicare il progetto ora, dopo una partita. Giusto continuare su questa strada, cambiando interpreti magari. Ma tornare indietro durante una manifestazione del genere assolutamente no. Sarebbe un suicidio per il movimento.

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